A julienne o a rondelle, le patatine fritte, sin dalla loro nascita, sono state subito un successo, amatissime dai grandi come dai bambini. Un successo mondiale, al punto che il 13 luglio si festeggiano in tutto il mondo con una giornata a loro dedicata.

Ma quando sono nate? Sull’origine di questo iconico piatto che fa impazzire tutti, non c’è una versione univoca.

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Secondo alcuni, a inventare le patate fritte sono stati i francesi, all’epoca della Rivoluzione francese: sarebbero state inventate a Parigi nel 1789 grazie a una campagna lanciata da Antoine Parmentier per promuovere il consumo delle patate in tutta la Francia. Questa ipotesi attribuisce ai francesi non solo l’invenzione della frittura come metodo di cottura delle patate ma anche il taglio del tubero a bastoncino o a listarelle. Imprigionato in Prussia durante la guerra dei sette anni, Parmentier fu costretto a coltivare e mangiare patate, scoprendone così i vantaggi e il sapore delizioso, che cercò di introdurre in Francia al suo ritorno. Dopo un’intensa campagna di promozione, nel 1789 finalmente nacque il primo chiosco di patatine fritte, create per invogliare le persone al consumo.

Un’altra ipotesi sostiene che la patata fritta sia in verità originaria del Belgio e che la sua invenzione risalga ad almeno 100 anni prima della Rivoluzione Francese. In un manoscritto del 1781, infatti, si legge che dall’inizio del 1600 il popolo belga era solito consumare molto pesce pescato nel fiume Mosa, che cucinava poi fritto, ma quando il fiume si ghiacciava, al posto del pesce pare friggessero in olio bollente le patate, tagliate proprio a bastoncino.

Inizialmente le patate fritte erano chiamate semplicemente “pomme frittes” o anche solo “frittes” e quando, durante la Prima Guerra Mondiale, gli americani si imbatterono nelle patate fritte, le ribattezzarono “french fries”, forse perché la lingua ufficiale del Belgio Meridionale era, ed è tutt’ora, proprio il francese.

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Quel che è certo è che la prima ricetta scritta delle patate fritte risalga all’inizio del 1800 e si trovi nell’opera del britannico William Kitchiner, intitolata Cook’s Oracle.

Le patatine fritte nella forma rotonda, sottile e croccante, pare invece si debbano al cuoco americano George Crum, attorno alla metà dell’Ottocento. La leggenda narra che proprio nel ristorante di Crum videro la luce le prime chips, per accontentare un cliente che aveva rimandato indietro per ben tre volte la porzione di patate lamentandosene della cottura. Il cuoco decise quindi di tagliare le patate in modo molto sottile, friggendole in olio molto caldo e servendole con abbondante sale. Il cliente ne fu entusiasta e quel piatto regalò la fama al ristorante e a Crum. Da qui, con molta probabilità, sono nate le chips che oggi consumiamo appena fatte o confezionate, lisce, rustiche o goffrate, cioè con la tipica “stampa” ad alveare.

Il 13 luglio negli Usa e in molti altri stati, Italia inclusa, si celebra questa ghiotta pietanza. Pronti a festeggiare la Giornata mondiale delle patatine fritte?