Tante sono le tipologie di pere e sembra che sia uno tra i frutti più consumati. I primi dati storici sulla coltura del pero risalgono agli inizi del Trecento. Oggi l’Emilia Romagna è tra i primi produttori, tanto che circa il 70% delle pere italiane provengono da questa regione.

La Pera dell’Emilia Romagna IGP comprende le seguenti varietà di pero: Abate Fétel, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Cascade, Passa Crassana, William, Santa Maria e Carmen. Per la sua qualità, legata alle caratteristiche del terroir d’origine, nel 1998, è stato il primo frutto della Regione a ricevere il riconoscimento IGP. 

Ogni fase del processo produttivo viene monitorata da strutture di controllo e segue un rigido disciplinare di produzione.

La raccolta, generalmente eseguita a mano, avviene in modo scalare a seconda della maturazione delle diverse varietà. La prime a giungere a maturazione sono le varietà estive Santa Maria e Carmen, segue la William, poi la Conference, che si raccoglie nella prima metà di settembre; la Kaiser viene raccolta, invece, nella seconda decade di settembre mentre la Decana del Comizio e la Abate Fétel maturano a fine settembre. 

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Ogni pera è unica

La Pera dell’Emilia Romagna IGP nella varietà Abate Fétel è calebassiforme, piuttosto allungata e di colore verde chiaro-giallastro, con rugginosità agli estremi; la Conference è piriforme, spesso simmetrica, con buccia verde-giallo e rugginosità diffusa; la Decana del Comizio ha forma turbinata, buccia liscia verde chiaro-giallastra spesso colorata di rosa, con rugginosità sparsa; la Kaiser è calebassiforme-piriforme e ha buccia ruvida completamente rugginosa, polpa bianca e delicata, dolce-acidula e molto profumata; la William e la Max Red Bartlett sono cidoniformi-brevi o piriformi, con buccia liscia dal colore di fondo verde-giallo, più o meno ricoperto da sovracolore rosato o rosso vivo, a volte striato; la Cascade ha forma doliforme eterogenea con asimmetria verticale e trasversale, con buccia verde chiaro di sfondo con sovracolore rosso vivo e con rugginosità sparsa; la Passa Crassana è maliforme, spesso doliforme ed è consistente, verde e con rugginosità lenticellare; la Santa Maria è piriforme o piriforme troncata, con buccia liscia di colore verde-giallo; la Carmen è calebassiforme, leggermente allungata e si presenta verde con sfaccettature rosate. Il sapore è per tutte dolce e, a volte, aromatico. 

Ognuna si distingue per caratteristiche particolari: la William è ideale per cocktail e macedonie perché molto succosa, profumata e dalla polpa bianca; la Max Red Bartlett ha un sapore delicato e aromatico; l’Abate Fétel si caratterizza per una polpa bianca molto zuccherina e croccante; la Decana del Comizio ha una polpa bianca e delicata, gusto zuccherino con piacevoli punte dolce-acidula e molto profumata. Fra le più apprezzate troviamo la Conference, polpa color avorio e soda, succosa e dall’aroma inconfondibile. Sul finire dell’estate arriva la Santa Maria, dalla polpa bianca e dal sapore fresco e zuccherino, come la Carmen, la più nutriente e golosa. Perfetta per torte e ricette in cucina è la Kaiser, dalla tipica pelle dal color bruno, polpa bianca-giallastra, croccante, consistente e un gusto deciso. 

La Pera dell’Emilia Romagna IGP è un’ottima alleata con solo 89 Kcal per porzione (150g circa) ed è ricca di sali minerali, fonte di vitamine, soprattutto vitamina C, che svolge nell’organismo un’importante azione immunitaria.

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La pera in cucina non solo ricette dolci

«Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere»

Forse il detto popolare più famoso sull’abbinamento tra questo frutto e il formaggio. Le pere si prestano a tantissime ricette sia dolci che salate, sia accostate a carni o a pesci.

Le bruschette autunnali con le pere sono facili e veloci da realizzare, per un aperitivo in compagnia o per un antipasto. Basta adagiare su delle fette di pane nero tostato, fette di pere sottilissime, pezzetti di gorgonzola e un tocco di miele.Semplicissime sono anche le pere gratinate farcite con gorgonzola e nocciole. Dire“riso con pere” è solo l’inizio perché le possibilità potrebbero essere infinite, scegliendo formaggi diversi si possono creare varianti creative e, magari, insolite.

Sfiziose e originali sono le torte salate con “pere e formaggio” il guscio friabile di pasta brisée o una semplice sfoglia racchiude un cuore morbido a cui si possono aggiungere noci o frutta secca a piacere. 

Nella versione dolce un altro grande classico è l’abbinamento con il cioccolato, ne sono un esempio torte e biscotti con pere e cioccolato. Nelle torte anche l’accoppiata con le mele risulta sempre vincente.

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Riso pere, gorgonzola e noci 

INGREDIENTI 

3 Pere Kaiser IGP 
400 g riso Carnaroli  200 g gorgonzola  120 g burro 
120 g noci 
3 scalogni 
1⁄2 bicchiere vino bianco secco  1l brodo vegetale  100g parmigiano grattugiato  Sale 

PREPARAZIONE 

In un tegame ampio far appassire gli scalogni tritati in 60 g di burro. Aggiungere il riso e fallo tostare. Sfumare con il vino e lasciar evaporare la parte alcolica. Portare a cottura aggiungendo un poco alla volta il brodo e aggiustando di sale. Pelare e tagliare a tocchetti le pere unirle al gorgonzola, a pezzetti, e alle noci tritate grossolanamente tenendone un po’ da parte. Mescolare bene e mantecare con il parmigiano e il resto del burro. Servire caldo, guarnendo i 4 piatti con le noci tritate rimaste e cospargendo di parmigiano.