Pasion e Coraje, passione e coraggio. Si chiamano così i due vini che nascono dall’amore per l’Argentina di Lautaro Martinez e della moglie Agustina Gandolfo, a cui va il merito di aver fatto scoprire al marito il piacere del vino. «Sono stati Agustina e la sua famiglia a farmi avvicinare al vino – racconta il capitano dell’Inter -, di lì è nata una passione che coltivo chiaramente con moderazione: alcol e sport sono due cose difficili da mettere insieme». Anche se, quando vince una partita, il premio è sempre una buona bottiglia di vino, rigorosamente rosso: «Non amo le bollicine – ammette Lautaro –, i miei vini preferiti sono vini come il Malbec di Catena Zapata, il Sassicaia, lo Sperss di Gaja…».

E così, pensando a come potersi sentire un po’ più vicini alla loro amata Argentina, Agustina e il bomber neroazzurro hanno pensato bene di investire in uno dei prodotti simbolo dell’Argentina, il vino. È nato così il progetto di Cittanina, questo il nome della realtà vinicola, 17 ettari di cui 11 vitati, che sono stati ceduti ai Lautaro da LVMH, il colosso del lusso oltre che del vino che lì a due passi è proprietario della famosa cantina Terrazas de los Andes. Così, Cittanina conta su uno storico vigneto di Malbec nel cuore del distretto di Las Compuertas, Luján de Cuyo, Mendoza, a quota mille metri di altitudine: le vigne sono tutte a piede franco e sono state impiantate nel 1930 con sistema di allevamento a traliccio basso con 6.000 piante per ettaro, irrigazione superficiale e gestione sostenibile. La produzione è naturalmente bilanciata a 4.500 kg per ettaro. Il progetto prevede di realizzare non solo la cantina, ma anche un wine resort con camere e ville sparse in mezzo ai vigneti e due ristoranti, entrambi aperti agli esterni: uno gourmet all’interno dell’hotel, che prenderà vita nel giro di due anni, e uno più pop, in via di realizzazione e che sarà inaugurato nel 2025. A supervisionare il progetto in loco è il padre di Agustina, Andres Gandolfo, imprenditore nel campo della sicurezza industriale.

Sempre nel 2025, a gennaio, debutteranno sul mercato italiano, grazie alla distribuzione del Gruppo Meregalli, le due etichette di vino, entrambe Malbec, prodotte a Cittanina, per un totale di 20mila bottiglie all’anno firmate dall’enologo mendocino Federico Isgrò. 

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fancymagazine era presente all’anteprima mondiale di Cittanina e dei suoi vini, che ha avuto luogo giovedì sera scorso a Milano, negli spazi del ristorante Coraje, sempre di proprietà di Lautaro.

« Cittanina è il luogo in cui si riuniscono le nostre famiglie, un paradiso a Las Compuertas dove abbiamo deciso di coltivare e realizzare il nostro sogno di avere un vino prodotto da vigne antiche. Con coraggio e passione… Ci auguriamo che ogni sorso dei nostri vini vi trasporti nella nostra terra – hanno raccontato i due giovani neo imprenditori del vino -. Queste non sono solo bottiglie di vino, ma un riflesso dell’amore per la nostra terra e i nostri valori. Sono il risultato di un processo molto curato dalla selezione del miglior terroir fino alla raccolta, che avviene totalmente a mano, e alla vinificazione». E allora, come sono questi vini che potremmo avere nel calice a partire dal prossimo anno? Anzitutto va detto che l’annata di debutto è la 2022 per entrambe le etichette.

Pasion potrebbe essere definito il vino d’entrata, un Malbec che, dopo la vendemmia manuale in piccole cassette da 20 kg e successiva fermentazione in piccole vasche di cemento con lieviti indigeni, affina per il 60% in cemento mentre il restante 40% in barrique di rovere francese. Il risultato è un vino che attrae per i suoi profumi di frutta rossa, che si confermano anche al sorso, dove spicca un’acidità giovanile che forse richiede ancora qualche tempo di affinamento in bottiglia. Coraje, invece, è un Malbec compiuto, pronto già ora per essere bevuto con grande soddisfazione e che sicuramente avrà grande capacità di invecchiamento: segue lo stesso procedimento di vendemmia e fermentazione di Pasion, salvo però poi affinare esclusivamente in barrique di rovere francese da 225, 400 e 500 litri. Al naso si esprime con sentori delicati di frutta rossa e nera, spezie e lievi ritorni balsamici, mentre al sorso è setoso, punteggiato di note di prugna, ciliegia, menta, in un insieme fresco ed elegante. Perfetto con piatti di carne, come l’asado, paste al ragù e anche con qualche piatto di pesce. Da provare con il cioccolato fondente almeno al 70%.

«Ho solo parole di ringraziamento a tutte le persone che ci aiutano e lavorano ogni giorno dietro a tutto questo bellissimo progetto che abbiamo costruito. Come diciamo sempre, e adesso? Ora andiamo a prenderne ancora», ha concluso il Toro. Che conferma la grandezza del campione, presentandosi nella sua nuova veste di produttore di vino con umiltà, gentilezza, affabilità, e la solarità del sudamerica stampata in viso. Un po’ come i suoi vini, giusto equilibrio tra grinta e carezzevolezza.

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