Bisogna fare parecchi chilometri di strada statale per raggiungere Vermiglio, lembo estremo della Val di Sole, a due passi dal Tonale. Non un luogo facilmente raggiungibile, non una destinazione blasonata. Eppure è proprio qui che si trova un hotel che sta facendo il giro del mondo, capace di richiamare un turismo luxury internazionale e di essere nella lista dei desideri di chiunque voglia fare una fuga romantica a due. Stiamo parlando di Chalet al Foss, che in meno di quattro anni è passato da tre a cinque stelle e ha catalizzato più di 1 milione di follower su Instagram: così tanti seguaci sui social, se parliamo di strutture ricettive, li ha solo il Burj Al Arab, l’albergo più lussuoso di Dubai dall’iconica forma a vela. Un successo legato non solo alla bellezza della struttura, ma anche all’esclusività delle esperienze che qui vengono proposte: dalla colazione faraonica immersi nella neve comodamente distesi in un letto king size riscaldato ai “merry me” (le proposte di matrimonio) spettacolari, fino alle cene tête-à-tête su una casa sull’albero dove il cibo arriva direttamente da una mini-cabinovia porta vivande. Atmosfere da sogno, uno stile young e glamour, un carnet di experience che sembrano uscite da un libro di fiabe.

Il merito di tutto questo si deve ad Alberto Pangrazzi e alla moglie Carlotta Menon, che hanno avuto la capacità di vedere oltre quando è stato il momento di prendere in mano le redini dell’albergo di famiglia, nato una cinquantina di anni fa poco fuori da Vermiglio. Inizialmente balera e ristorante, negli anni sono arrivate anche le camere e la classificazione a hotel 3 stelle. Poi, nel 2019, la decisione da parte di Alberto di iniziare a ristrutturare l’hotel fondato dai suoi nonni, con l’aiuto dell’allora fidanzata Carlotta, interior designer di origini venete. «Volevamo rompere con l’hôtellerie classica di montagna in modo da creare qualcosa che non ci fosse ancora sulle Alpi – raccontano i proprietari -. Tutte le nostre proposte si ispirano ai nostri viaggi a Ibiza, Santorini, Mikonos, Dubai». Da questa visione indiscutibilmente fuori dagli schemi ha preso il via un imponente restyling dell’hotel, messo in campo in più step e per un investimento totale di circa 14 milioni di euro, che ha portato a raggiungere le 5 stelle a settembre 2023, 38 tra camere e suite e una proposta ristorativa gourmet aperta anche agli esterni. Ma soprattutto che ha fatto in modo di attirare l’attenzione del pubblico internazionale. Come? In primis grazie ai social, spiega la coppia di imprenditori: «Gli ultimi progetti di ristrutturazione sono stati fatti funzionali a Instagram. Ogni angolo di Chalet al Foss è “instagrammabile”, così come le esperienze che mettiamo a disposizione». Quella di Instagram è stata un’avventura iniziata quasi per gioco e che oggi ha portato questo hotel a essere uno dei più cliccati dei social: «Il passaggio da 3 a 4 stelle – racconta Carlotta – ci ha portato a perdere molti clienti storici e così ho pensato che i social potessero essere una strada per arrivare a un pubblico diverso e ho capito presto che i content creator erano la strada giusta per riuscire ad avere visibilità e trovare clienti che facessero al caso nostro». Così Carlotta inizia a lavorare sul profilo Instagram di Chalet al Foss e riesce a farsi notare da importanti content creator internazionali, specializzati nel settore viaggi di lusso: «Hanno iniziato a scrivermi per poter venire a trovarci, li abbiamo ospitati e i contenuti di altissima qualità pubblicati sui loro canali hanno fatto centro. In breve tempo è stato il boom, sia di prenotazioni, sia di richieste da parte di influencer da tutto il mondo. Non abbiamo mai speso in pubblicità e non paghiamo i content creator, ma li mettiamo nelle condizioni di fare contenuti meravigliosi. Oggi decliniamo una ventina di proposte di influencer tutti i giorni». 

E quello che vivono gli influencer ospiti a Chalet del Foss è solo una parte delle esperienze che possono fare gli ospiti, come l’uso esclusivo dell’infinity pool ricoperta di petali di rosa (servizio che costa circa 8mila euro) o la colazione con gli alpaca, per la quale c’è una lista d’attesa di 3 mesi. Anche le camere e le suite sono studiate nei minimi dettagli (anche, o forse soprattutto, in ottica Instagram), il centro benessere ha una scenografica cascata circolare che anima la piscina interna, le aree relax ammiccano in alcuni dettagli al Bdsm, l’accoglienza e la disponibilità del personale sono sopra la media, e all’interno dell’hotel, oltre a vari tipi di gadget, si possono trovare anche flying dress da noleggiare e bellissimi abiti da sera disegnati dalla Menon, pezzi unici da acquistare. «I nostri clienti sanno che qualsiasi desiderio abbiano noi cerchiamo di realizzarlo», spiegano Alberto e Carlotta. E così, finora è stato, come quel facoltoso che per chiedere la mano della sua innamorata ha richiesto due pianoforti a coda bianchi, arrivati direttamente da Milano, e posizionati a bordo piscina con l’aiuto di una gru. 

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Le proposte sono tutte top level e vanno di pari passo con i costi del soggiorno, ma i clienti non sono Boomer e Generazione X, bensì «tutti tra i 25 e i 45 anni di età», che qui vengono per lo Chalet del Foss, non per i prati verdi o le piste da sci del Trentino, ma per la struttura e i suoi servizi. Un piccolo “miracolo” che parte tutto dalla voglia di sognare, senza porsi limiti.