Partiamo da un sorso di vino per arrivare fino all’Ottocento e raccontare la storia di una delle dieci cantine più ammirate al mondo secondo la rivista Drinks International. Parliamo di Marqués de Riscal (distribuita in Italia dal Gruppo Meregalli), fondata nel 1858 da Camilo Hurtado de Amézaga con un’idea ben precisa: applicare a Elciego le tecniche di produzione del vino utilizzate a Bordeaux. Fu Jean Pineau, maestro cantiniere di Château Lanessan nell’alto Medoc, a consigliare all’allora VI Marchese di Riscal di produrre vini secondo il metodo francese, abbandonando così uno stile di vinificazione ‘riojano’ ritenuto rude e poco raffinato per fondare la prima cantina moderna della Rioja. Così, nel 1862 si cominciarono a imbottigliare i primi vini della cantina e già nel 1895 riuscì in un primato: essere la prima cantina non francese a ricevere la Menzione d’Onore all’Esposizione di Bordeaux.

Marqués de Riscal apportò all’industria dell’epoca numerose innovazioni: la sperimentazione con varietà internazionali importate dalla Francia (Cabernet Sauvignon, Malbec, Sémillon Rouge, ecc.); la vendemmia secondo la logica del grado di maturazione e non a comando come si faceva a Elciego fino ad allora; la rete metallica a copertura delle bottiglie per evitare contraffazioni; i coni di legno di fermentazione; l’uso di botti da 225 litri; le bottiglie in posizione orizzontale, e molto altro ancora. Negli anni ’20 del secolo scorso, quando nessuna cantina conservava il vino imbottigliato, Marqués de Riscal accumulava nel proprio magazzino già migliaia di bottiglie di annate diverse, e oggi è la cantina con il maggior numero di annate antiche al mondo.

Come parte del suo progetto imprenditoriale, negli anni 2000 Marqués de Riscal ha progettato un modello di cantina più all’avanguardia. Nasce così, nel 2006, la cosiddetta “Ciudad del Vino”: una nuova cantina dotata della tecnologia più sofisticata e di un centro ricreativo situato all’interno di un edificio moderno progettato da Frank Gehry, oggi diventato il simbolo dell’azienda, che ospita un albergo e due ristoranti.

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Nella Rioja Alavesa, la produzione di vino dell’azienda si realizza a partire da 1500 ettari di vigneto a Elciego, Leza, Laguardia e Villabuena de Álava, di cui 500 ettari sono di proprietà e 985 controllati. Dal 1972 l’azienda produce vino anche a Rueda, dove negli anni ’80 ha dato impulso alla creazione della denominazione d’origine Rueda e dove dispone di 205 ettari di proprietà e altri 250 ettari in affitto. Conta anche 200 ettari nei Comuni di Toro e San Román de Hornija, nella Provincia di Zamora, a partire dai quali produce rossi della terra di Castilla y León.

Nel 2013 la rivista Wine Enthusiast ha nominato Marquès de Riscal  Miglior Cantina d’Europa.

Ma torniamo al sorso di vino che ha dato il via a questo racconto. Marqués de Riscal 150 Aniversario Rioja viene prodotto solo nelle annate eccezionali e nasce per celebrare, appunto, i 150 anni di vita della Marqués de Riscal. Un vino che fa capire chi è fin dal colore, di un denso rosso rubino. Anche al naso non scherza: profuma di sentori animali, di cuoio, legno tostato, lampone e un pizzico di vaniglia. Al palato sorprende per morbidezza e freschezza – tratti caratteristici dei grandi vini di Rioja -, il corpo è vellutato e stratificato, con sfaccettature minerali.

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Questo elegantissimo vino rosso è ottenuto da uve Tempranillo: dopo la raccolta manuale, fermentano in piccole botti di rovere a temperatura controllata, segue un invecchiamento di 68 mesi in botti di rovere francese e un lungo affinamento in bottiglia.

È perfetto con una boeuf bourguignon, con piatti a base di agnello ma anche con specialità tipiche spagnole come la caldereta de langosta.

Costa circa 100 euro.