Sono più di 900 le etichette di Champagne che sono pronte a farsi scoprire a Modena, per la settima edizione di Champagne Experience, in scena oggi e domani a ModenaFiere. L’evento è organizzato da Excellence – Società Italiana Distributori e Importatori Srl, realtà che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza. 

La carica di 167 realtà suddivise tra storiche Maison e piccoli vigneron trovano spazio in oltre 5mila metri suddivisi per area geografica di appartenenza – Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Côte des Bar – oltre alle “Maison classiche” riunite in una specifica area.

Le bollicine d’oltralpe si presentano a Modena in un anno non certamente florido: si parla di un decremento dello Champagne in Italia che va dal 15 al 39% e questi ultimi mesi dell’anno sono chiamati a colmare almeno in parte il gap. «Il mercato nel 2024 è stato certamente difficile ma negli ultimi mesi c’è stata una significativa ripresa che fa ben sperare in vista dell’ultimo periodo dell’anno. A oggi la contrazione delle vendite riguarda tutte le bollicine sia metodo classico che metodo charmat , è il mercato in generale ad essere contratto non una categoria specifica e questo vale sia per le bolle sia per gli altri vini. Noi distributori guardiamo con positività al fine anno ed alle festività e siamo certi che Modena Champagne Experience faccia da traino alle vendite dello Champagne. Il 2025 sarà una anno ancora altalenante, ma di fatto inizierà un processo di stabilizzazione sia per i volumi sia per i prezzi che rimarranno sostanzialmente stabili se non con piccoli aumenti dovuti all’inflazione. Lo Champagne ha più di 350 anni di storia, ha vissuto momenti altalenanti ma ha sempre trovato la giusta strada in ogni epoca che ha attraversato ed anche in questi prossimi anni sarà così». Commenta così Luca Cuzziol, presidente della Società Italiana Distributori e Importatori. organizzatrice della Champagne Experiene, la situazione commerciale e di trend dei consumi. Che per le bollicine italiane, però, non sembrano corrispondere: negli Usa è record per l’import di spumanti italiani, che ha superato per la prima volta anche in valore e non solo in volume, quello dello Champagne. Sul mercato nazionale, invece, se la Gdo continua a essere in crisi per i vini fermi, gli spumanti segnano +3,5% a volume (44,2 milioni di litri) e +3,5% in valore (297,3 milioni di euro), a un prezzo medio di 6,7 euro al litro. E a crescere sono sia il Prosecco, che è di gran lunga la tipologia di bollicine più venduta nel retail, con un +3,1% in volume (per 19,8 milioni di litri) e +2,4% a valore (151,4 milioni di euro, con un prezzo medio al litro di 7,6 euro), sia i Metodo Classico, con un leggero +0,4 in volume (2,2 milioni di litri) e +4,5% in valore (43,2 milioni di euro, con un prezzo medio al litro di 19,61 euro (dati Circana, da Winenews).

Tornando alla Champagne Experience, oltre ai banchi d’assaggio, sono 6 le master class, suddivise nei due giorni di manifestazione. Si parte domenica 20 ottobre, alle 12.30 con la master class dal titolo “DA CHOUILLY A MESNIL-SUR-OGER”, condotta da uno dei giornalisti e divulgatori più esperti di champagne in Italia come AlbertoLupetti: non sarà un generico confronto sui Blanc de Blancs, ma un vero e proprio viaggio sensoriale che permetterà ai partecipanti di comprendere le piccole, ma decisive differenze, di due terroir molti vicini tra loro. 

Leggi anche:
Roeno Enantio Riserva 1865 Pre-filossera

L’azienda agricola familiare Roeno, che si trova esattamente al confine tra il Veronese  il Trentino, da diversi anni si è presa cura di un antichissimo vitigno autoctono della Terradeiforti, l’Enantio.…

Allo stesso orario il sommelier Luca Boccoli condurrà il coinvolgente incontro “IL BUIO OLTRE IL PERLAGE”, una master class dove i partecipanti assaggeranno 6 cuvée bendati, guidati da un grande degustatore non vedente. 

Champagne Experience non può non avere un relatore d’oltralpe e quest’anno sarà Geoffrey Orban, direttore di Educavin, consulente e formatore che da oltre 20 anni si impegna e lavora per la divulgazione e la conoscenza della Champagne: unisce studi parcellari a degustazioni geo sensoriali dei terreni, per far comprendere le interazioni tra suolo, vite e frutto. Saranno due gli incontri che lo vedranno protagonista e conduttore, sempre domenica 20 ottobre: il primo, dal titolo: “AUBE, RICEYS E MONTGUEUX” alle ore 14.00, il secondo, “QUALITÀ TRA PICCOLE E GRANDI MAISON” alle 15.30. 

Domani, lunedì 21 ottobre, altre altre due master class vedranno come relatore sempre Alberto Lupetti: si parte alle 12.30 con “DA BOUZY AD AY” e si conclude alle 15.30 con “COTEAUX CHAMPENOIS”. 

Quest’anno si rinnova la collaborazione tra Modena Champagne Experience e Champagne de Vignerons, associazione creata nel 2001 dal Syndicat Général des Vignerons de la Champagne con l’obiettivo di diffondere il lavoro svolto dai piccoli vignerons.  

Leggi anche:
AMARO nuovo trend della mixology

Rappresenta uno dei riti, indiscussi e imprescindibili, della bevuta italica. Parliamo dell’ammazzacaffè, o meglio ancora di un particolare tipo di chiusura di un pranzo o di una cena: l’amaro. Se…

Il calendario degli appuntamenti, infine, contiene una serie di Sponsor Class, organizzate dai partner di Champagne Experience, dedicate non solo allo champagne, ma anche a prodotti d’eccellenza del territorio emiliano. A questo proposito anche quest’anno saranno presenti come partner della manifestazione il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e il Consorzio Tutela Lambrusco.  

Tutte le informazioni sulla manifestazione e sulle master class sul sito di Modena Champagne Experience: www.champagneexperience.it