Durante la bella stagione il Ristorante Laurin si sposta dalle sale interne in stile Liberty al grande parco privato del Parkhotel Laurin, nel cuore del centro storico di Bolzano, in un’atmosfera intima e rilassata dove assaporare pranzi e cene da sogno sapientemente preparati dalla giovane brigata diretta dal talentuoso chef Dario Tornatore, la cui cucina, dal primo ottobre, si potrà tornare anche ad assaporare al Contanima, il ristorante gourmet di cui vi abbiamo già raccontato qui.

La versione all’aperto del ristorante Laurin è intrigante, a partire dal fatto che la cucina è interamente a vista: Tornatore e il suo staff cucinano sotto i vostri occhi, grazie a una postazione posizionata all’ingresso della zona del giardino dove si trovano i tavoli pronti a ospitare circa una sessantina di persone. L’ambiente è bucolico e le temperature sono piacevoli, nonostante Bolzano – si sa – sia una delle città più calde d’Italia e ovviamente in giardino non possa esserci l’aria condizionata. Il merito è sicuramente del rigoglioso verde del parco dello storico hotel.

Qui Tornatore sfoggia un menu di grande godimento e piatti certo non risicati in termini di quantità. Tra gli antipasti, spicca ua golosissima tartare di manzo del Renon servita su midollo alla brace con semi di senape: la qualità degli ingredienti è altissima, la lavorazione perfetta e il risultato è un vero piacere per il palato. In alternativa, il menu propone carpaccio di ricciola, acqua di pomodoro, ollive e capperi croccanti; insalata di erbe di montagna e verdure sott’aceto; insalata di pomodori Cimelio, stracciatella di burrata e fiori edibili; gazpacho verde, carpaccio di zucchine e feta affumicata. Tra i primi si spazia tra gli gnocchetti di ricotta al basicolo, datterini confiz e melanzane glassate, sedanini freschi al ragù di anatra e pompelmo, ravioli del plin al pulled porl shitake e jus al Cynar, linguina Benedetto Cavalieri astice e pomodorini e fettuccine allo Schuettelbrot, porri stufati e finferli.

Tutti da provare i secondi, a partire dalla quaglia lardellata con spinacino saltato e finferlli, che vi metterà in pace con il mondo. Interessante anche la tarte tatin alla cipolla rossa, caprino, noci e gelato alla panna acida, oltre che la proposta alla plancia. Dalla griglia a carbone naturale potrete scegliere tra T-Bone, Rib eye e Tomahawk tutte dry aged e dalla tenerezza sublime, ma anche rombo, orata, spigola, pagello fragolino, sarago, scampi e gamberoni (che qui probabilmente gusterete meglio che in molti locali di mare).

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A Bolzano, un indirizzo per stare bene, in un ambiente chic e con una carta vini interessante (calici migliorabili). Che la cucina di Dario Tornatore ci piaccia ormai non è più un segreto e il motivo è semplice: c’è pensiero, c’è innovazione, c’è grande tradizione, c’è soprattutto gioco, divertimento e piacere. Il tutto racchiuso da piatti dai sapori definiti, si potrebbe dire semplici, anche se semplici non sono.