I’M Winery è un progetto nato dalla grande passione per il vino dell’italiano Claudio Arrigoni Neri, manager lecchese nel settore delle minuterie metalliche, e del suo collega di lavoro Vladimir Perciuleac, moldavo. Galeotta fu una cena in cui i due scoprirono il reciproco amore per Bacco, conclusasi con la promessa, sospesa tra il serio e il faceto, di provare a fondare una cantina in Moldavia che potesse unire la lunga tradizione vinicola di questa nazione con quella italiana. Ma si sa, ciò che Bacco unisce difficilmente si divide. Ed ecco quindi che nel 2017, dopo lunghe ricerche, i due riescono a individuare i vigneti giusti, 8 ettari in tutto, e nel 2019 c’è il debutto delle prime etichette. Oggi I’M Winery produce 40mila bottiglie all’anno divise in 7 referenze, focalizzate sia su vitigni autoctoni sia su uve internazionali come Cabernet e Merlot (da cui nascerà un nuovo vino, che verrà rilasciato probabilmente a dicembre 2024).

Ma Claudio Arrigoni Neri è una fucina sempre in fermento, un commerciale di vecchio corso (in Moldavia è anche distributore esclusivo di Ferrari Trento), uno attento al mercato e a cogliere tutte le opportunità che gli si presentano con grande solarità: così ecco che tra qualche settimana per I’M Winery uscirà anche un gin, sempre prodotto in Moldavia, botanica predominante il cardamomo. E l’idea è quella di realizzare anche un resort a Boscana, dove si trovano vigneti e cantina (in via di costruzione), bucolico villaggio ad appena mezzora dall’aeroporto di Chisinau, la capitale.

Ma veniamo alla degustazione, che ci ha consentito di fare un viaggio in questa piccola ex repubblica sovietica poco più grande della Borgogna francese (appena 34mila chilometri quadrati). Eppure, il Paese è il primo al mondo per l’esportazione di vino rispetto alla grandezza del territorio nazionale, l’agricoltura pesa per il 12% dell’economia nel suo insieme (in Italia rappresenta il 4%) e circa 500mila persone, su una popolazione totale di 2,5 milioni di abitanti, dipendono in un modo o nell’altro dall’attività vinicola.

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Qui la vite è presente dalla notte dei tempi. I fossili delle foglie di vino Vitis teutonica ritrovati nel villaggio di Naslavcia, a nord della Moldavia, indicano che l’uva sia cresciuta qui approssimativamente tra i 6 e i 25 milioni di anni fa. La dimensione delle impronte di semi d’uva trovati nel villaggio di Varvarovca, risalente al 2800 a.C, prova che all’epoca l’uva era già stata coltivata. La viticoltura e la vinificazione nell’area tra i fiumi Nistru e Prut, sono iniziate 4000–5000 anni fa, hanno avuto periodi di alti e bassi ma sopravvissero a tutti i cambiamenti sociali e alle condizioni economiche. Dalla fine del III secolo a.C., la popolazione locale stabilì collegamenti commerciali con i Greci e, dal 107 d.C., con i Romani, cosa che ha fortemente influenzato l’intenso sviluppo della produzione vinicola moldava.

I vini di I’M Winery firmati dall’enologo italiano Lorenzo Severino cercano di interpretare in chiave moderna sia i vitigni locali sia quelli internazionali. Qui di seguito vi raccontiamo le quattro referenze che ci sono piaciute di più.

I’M Winery Fetească Albă 2021

I’M Winery Fetească Albă 2021

La Fetească Albă è un vitigno ampiamente coltivato in alcune parti dell’Europa orientale, in particolare in Romania, Moldavia, Ungheria, Bulgaria e Ucraina. Fetească significa “fanciulla” in rumeno e il suo nome è condiviso da tre varietà distinte: la Fetească Regală (principessa), la Fetească Neagră (fanciulla nera) e la Fetească Albă, o fanciulla bianca, negli ultimi due casi in riferimento al colore dell’uva. La Fetească Albă sembra essere il vitigno capostipite da cui si crede che gli altri due si siano evoluti. La Fetească Albă produce vini secchi e profumati, con note di pesca, mela e albicocca, oltre a sentori di frutti tropicali. Tutti aromi che si ritrovano in questo vino firmato da I’M Winery, fruttato ma sorretto da una bella acidità che chiama il sorso. Ostriche, Cesar Salad, risotti, pesce al forno: è un vino versatile, da bere anche come aperitivo.

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I’M Winery Fetească Neagră 2021

Il Fetească Neagră, come già raccontato poco fa, è un’uva autoctona moldava. In questa etichetta si esprime al naso con aromi fruttati di amarena, prugne e un pizzico di cioccolato. Al sorso si avvertono lievi note di tostatura e vaniglia in un insieme fruttato dove spicca il mirtillo. Salsicce al pomodoro, hamburger e pollo alle spezie potrebbero essere ottimi compagni di questo calice.

I’M Winery Rara Neagră 2021

I’M Winery Rara Neagră 2021

Probabilmente è il vino che più ci è piaciuto di tutta la linea, con il suo corpo definito e avvolgente e i sentori di frutta scura, ribes, amarena, cioccolata, un tocco di liquirizia e lievi sentori di tabacco. Un arrosto e un caminetto sono i primi abbinamenti che ci vengono in mente.

I’M Winery Primul Vis 2021

I’M Winery Primul Vis 2021

Uvaggio di Cabernet Sauvignon, Fetească Neagră, Rara Neagră e Syrah è il vino meno potente e più elegante tra i rossi prodotti, con piacevoli rimandi alla frutta rossa. Ci piace pensare che sia ottimo per una merenda autunnale a base di salumi e formaggi.